Il capitano spera in una stagione nella quale si possa anche fare tesoro degli errori commessi. “Questa una società come poche in Italia”.

Stagione cominciata con certi obiettivi, ma poi diventata difficile e negativa. Cosa sia successo, Dio solo lo sa. In molti se lo domandano, in tanti non se lo spiegano. Così come nin se lo spiega Marino Defendi, capitano della Ternana, fresco di rinnovo di contratto. Il calciatore, attraverso le pagine del quotidiano Il Messaggero, parla pure di questa stagione bizzarra, rilanciando però i buoni propositi per il futuro con l’obiettivo di imparare dagli errori commess per non ripeterli più.

“Avevamo obiettivi e ambizioni di partenza molto chiari – ha detto Defendi al Messaggero – ma alla fine è successo l’opposto di quello che ci attendevamo. Cosa sia scattato, ancora me lo chiedo. Abbiamo incontrato tante dificoltà, ma ritovarci a lottare per la salvezza è stato scomodo e inspiegabile“. Tra alcuni dei motivi, Defendi annovera la condizione mentale, una condizione fisica minata anche dalle tante partite ravvicinate e le cattive condizioni del campo di alenamento. Oltre, naturalmente, a “un pizzico di fortuna che ci avrebbe fatto cambiare l’andazzo, o prendere qualche punto in più“.

RISCATTO. Ora, c’è da guardare al futuro, dimenticando questa stagione. “Mi trovo in una società solida come poche in Italia, con progetti ambiziosi come il nuovo centro sportivo e i lavori all’antistadio. Se ha sbagliato, imparerà dagli errori commessi”. Loda, intanto, l’iniziativa dell proprietà di vendere gli abbonamenti a prezzi bassissimi. Defendi asicura che la voglia di riscatto c’è ed è tanta. “Lo dobbiamo in primis alla società, a noi, ai tifosi“.