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Ternana, la stagione ai raggi X: il ritorno deludente di Diakitè

Protagonista odierno dell’approfondimento quotidiano sul rendimento dei rossoverdi è il difensore franco-maliano. Da punto di forza ad anello debole della retroguardia

La deludente stagione della Ternana, culminata con il mancato accesso alla zona playoff, è dipesa anche dalle ripetute amnesie difensive avute durante gran parte del campionato. E pensare che il mercato estivo aveva portato a Terni grandi nomi nel reparto arretrato, tra cui il ritorno di Modibo Diakitè. Il franco-maliano, con un glorioso passato alle spalle con la maglia della Lazio, era stato uno dei protagonisti assoluti del miracolo della salvezza in B due stagioni fa con Liverani in panchina e aveva lasciato un grande ricordo ai tifosi.

PRIMA FASE BUONA. Nella prima parte di stagione è titolare fisso accanto a Bergamelli o Hristov ed insieme ad i suoi compagni forma uno dei reparti meno battuto, non solo della Serie C, ma di tutti i campionati professionistici. Alle sue buone prestazioni si aggiungono anche due gol decisivi di testa che evitano la sconfitta contro Feralpisalò e Rimini.

PRIMI SEGNI DI CEDIMENTO. L’improvviso letargo delle Fere, coinciso con l’inizio del lungo inverno, è originato proprio dai primi cedimenti del muro difensivo. Nella gara interna contro la Giana Erminio, terminata con il punteggio di 3-3, Diakitè incappa in una giornata davvero storta. Oltre ad alcune disattenzioni, provoca un calcio di rigore molto ingenuo, consentento alla squadra di Gorgonzola di pareggiare poco prima dell’intervallo.

Al rientro in campo nella Ternana non c’è l’ex Lazio e Frosinone, lasciato negli spogliatoi da De Canio. Da lì in poi comincerà un’aspra querelle tra il giocatore ed il tecnico che porterà all’esclusione dalla rosa del primo. Dopo alcune settimane di tira e molla, anche mediatico, alla fine Diakitè torna ad allenarsi con i compagni, ma da lì in poi la sua stagione è una discesa costante.

DA INAMOVIBILE A RISERVA. Così come quelle di tutti i suoi compagni, le prestazioni del franco-maliano sono sempre più insicure ed il bunker ammirato ad inizio stagione si sgretola. Con l’arrivo di Calori in panchina le cose non cambiano, anzi, se possibile peggiorano ancora. Ci vuole allora il terzo allenatore stagionale, Fabio Gallo, a rimettere al loro posto i cocci di una squadra allo sbando. Con il tecnico di Bollate i rossoverdi ritrovano una quadratura difensiva, diminuendo drasticamente il numero di gol presi, ma a farne le spese è proprio Diakitè. Il numero 3 si accomoda spesso in panchina lasciando il posto a Russo, e viene schierato da Gallo soltanto in occasione di infortuni o squalifiche dei suoi compagni di reparto. Davvero un altro giocatore rispetto a quello che avevamo ammirato nella stagione 2016/2017, difficilmente rimarrà anche l’anno prossimo.

I suoi numeri di fine stagione dicono: 26 presenze (di cui 25 dal primo minuto), 2 gol, 6 ammonizioni e 2.206 minuti giocati in totale.

 

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[…] e 2 espulsioni, per un totale di 1. 639 minuti giocati in campionato. Insieme a Vantaggiato e Diakitè sicuramente è stato uno dei più deludenti della […]

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[…] addirittura, gli viene consegnata la fascia di capitano in assenza di Defendi. Complice anche la brutta stagione di Diakitè. nell’ultima parte di campionato fa coppia fissa con Bergamelli al centro della difesa e la […]

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