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E Ghirelli tornò sul tasto tanto doloroso per la Ternana…

Il presidente della Lega di serie C commenta il campionato terminato nella regular season: “Torneo travagliato, solo da novembre tutte le squadre in campo”.

Verrà tristemente ricordato dalla Ternana come il campionato del mancato ripescaggio in serie B, di un torto subito. Lo definisce in un certo senso così anche Francesco Ghirelli, presidente della Lega di serie C. Commentando il torneo, dopo l’ultima gionata di regular season e aspettando i playoff e i playout, ricorda proprio le vicende della scorsa estate che hanno finito per influire sull’andamento del torneo.

IL RIFERIMENTO. Il chiaro riferimento è alle vicende legate ai ricorsi di Ternana, Siena, Novara, Pro Vercelli, Catania e Virtus Entella per ottenere il ripescaggio in serie B. Cosa decaduta, con la scelta di ridurre il format della B a 19 squadre e con il susseguirsi di ricorsi su ricorsi. Proprio per questo, le prime partite delle squadre ricorrenti erano state sospese in attesa delle decisioni, poi recuperate durante l’anno tra tante difficltà organizzative. “Uno dei campionati più difficili e travagliati – dice infatti Francesco Ghirelli in una nota diffusa su sito della Lega – per le note vicende che appartengono al passato. Si riferiscono ad un passato remoto che ci ha permesso di scendere in campo con tutte le squadre solo dal 4 novembre. Dal punto di vista tecnico, è stato di appeal e combattuto, tanto che ha determinato l’ultima promozione all’ultima giornata. La prima parola da rivolgere è grazie a tutte le società per quanto hanno sopportato e per la collaborazione fattiva alla svolta. Abbiamo dato una nuova direzione al nostro calcio. Siamo ad una svolta e viene segnato un nuovo percorso che mette al centro la sostenibilità economica e le regole“.

LA RIPARAZIONE DI UN TORTO. Fa riferimento anche alle recenti variazioni, legate alle promozioni e alle retrocessioni: “Ci sono punti fermi, fondamentali per ripartire – dice Ghirelli – come  le 5 promozioni in B e le 5 retrocessioni (rispetto a 4 promozioni, e 9 retrocessioni: una piccola riparazione del torto subito) , la riammissione dei club virtuosi, la scelta di valorizzare la formazione di giovani calciatori a partire da quelli dei nostri club, le nuove regole per le ammissioni al campionato e via di seguito“. Parla anche del futuro. “Diventiamo sempre più una Lega che ha una cultura imprenditoriale, che tiene conto di fattori determinanti quali la riduzione dei costi, l’aumento dei ricavi, la defiscalizzazione e la crescita e valorizzazione dei giovani calciatori e dei settori giovanili dei nostri club“.

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