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Ternana, il presidente di una tua avversaria non molla

Novità da Pordenone, dove il presidente si fa vivo e risponde alle ventilate ipotesi di fusione della squadra con il Treviso.

Pordenone fuso col Treviso e senza più identità? Voce ventilata in questi giorni, riguardo alla capolista del girone B in cui milita anche la Ternana. Ma ora il presidente della società neroverde, Mauro Lovisa, risponde per vie ufficiali e dice la sua. Spiega che non c’è alcuna intenzione di fare fusioni, sebbene confermi i contatti con Treviso e ribadisca come la raccolta di fondi attravero sottoscizioni online (crowdfunding), progetto denominato “PN2020“, stia andando piuttosto male. E torna a ascuotere l’imprenditoria locale.

NON MOLLO, PERO’… Ecco alcuni passaggi del comunicato ufficiale di Lovisa, apparso sul sito internet del Pordenone: “I miei soci e tutto il mio staff siamo al lavoro per la serie B, sul campo non ancora conquistata, del Pordenone Calcio e di Pordenone; per dare un futuro sempre migliore al nostro territorio e ai nostri tifosi. Mi sono sempre impegnato per il loro bene e non voglio assolutamente tradire la fiducia di chi ci è sempre stato vicino. In questo momento stiamo tutti accanto alla squadra, sosteniamola nell’ultimo decisivo, fondamentale e comunque difficile sforzo per conquistare l’obiettivo. Personalmente, dopo 12 anni di sacrifici, investimenti, serietà e infinita passione, non è mia intenzione “svestire” una maglia che ho orgogliosamente indossato anche in campo. Trasferirsi altrove temporaneamente è inevitabile, ma per costruire il futuro, in una categoria mai vissuta prima – e ricordo, ancora da conquistare, ci vuole la partecipazione di tutti. Per questo il territorio, lo ribadisco, si deve svegliare“.

IL TERRITORIO DEVE SVEGLIARSI. Ma i fondi raccolti online, sono ancora pochi. E pure su questo, Lovisa non nega un certo disappunto: “Il progetto di crowdfunding, con obiettivo la categoria superiore, è stato creato per questo. Eppure proprio nell’ultimo periodo, oltretutto con la squadra a un passo dal sogno, le adesioni sono ferme. L’imprenditoria e le istituzioni devono dimostrare con i fatti, e ognuno per il proprio ruolo, di volere realmente la serie B, la serie B di Pordenone. È il tempo dell’agire. Convintamente. Pienamente”.

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