Partita volenterosa e di sacrificio dell’attaccante rossoverde, a Vicenza. Tanta corsa, poi quel gol mancato nel recupero…

Un tempo così e così, il primo. Una ripresa con un altro piglio, con tanta corsa e tanto sacrificio, per la squadra e per cercare una vittoria stavolta cercata fino alla fine. Una giornata da incorniciare, per l’attaccante della Ternana Kingsley Boateng, sul piano della prestazione e del carattere. Fosse arrivato anche il gol, sarebbe stata la giornata da ricordare e da raccontare ai suoi nipotini. Due volte gli ha negato la gioia il portiere Grandi, fino a quell’episodio nel recupero al quale probabilmente penserà  lungo e per tanto tempo.

LA SCOMMESSA DI GALLO. Ha avuto la fiducia di mister Fabio Gallo già nella partita con il Pordenone, Kingsley Boateng. Tra lo scetticismo generale di uan tifoseria e di una critica che fin lì lo aveva considerato un po’ un oggetto misterioso dell’attacco rossoverde. Contro i Ramarri, al Liberati, non è arrivato il gol per lui. Ma la sua prestazione, tutta crsa e cuore, ha suonato la sveglia al resto della squadra. E il poco pubblico presente sugli spalti del Liberati se ne era accorto, tanto che quando Gallo lo ha sostituito sono piovuti per lui lunghi applausi.

PRIMA INCERTO, POI IL MIGLIORE. A Vicenza, fiducia riconfermata. Dentro di nuovo il bomber esperto, Guido Marilungo, come titolare, Ma il posto per Boateng, nel reparto avanzato, c’è stato comunque. Primo tempo senza squilli. Anzi, prova decisamente scialba, per l’attaccante classe 1994 con doppio passaporto, nato in Ghana e cresciuto in Friuli. Giusto il tempo per tornare a far storcere il naso agli scettici della prima ora, poi il riscatto. Un Boateng diverso, nel secondo tempo. Cattivo al punto giusto, pronto ad attaccare le profondità, armato di cuore e di impegno. Ha corso per 45 minuti più recupero, ha portato avanti tanti palloni, ha fatto salire la squadra, è entrato dinamicamente in quesi tutte le occasioni avute dai rossoverdi in una ripresa in cui l’eurogol di Palumbo ha pareggiato la rete di rigore di Giacomelli.

LA GIOIA STROZZATA. E dopo aver avuto due occasioni lui stesso finite con la parata di Grandi, eccolo nel recupero avere la palla d’oro per la vittoria: ma ci pensate? Nel giorno in cui è stato il migliore dei suoi nel secondo tempo, ecco anche la ciliegina del gol di una vittoria della quale non si ricorda più nemmeno il sapore, tanto è passato dall’ultima volta che è arrivata. Boateng se ne va da solo verso il portiere, i difensori vicentini sono stanchi mentre lui ne ha ancora, dribbla il portiere ed ha la porta spalancata davanti a sè. Ma tra lui e il sogno di una giornata da incorniciare, ecco il piede di Stevanin in recupero. Niente da fare. Vittoria sfumata e fiaba terminata senza il lieto fine. Ma Boateng può vivere, comunque, felice e contento. Anche nonostante quell‘incantesimo rotto nel finale da Stevanin.