Lettera aperta, a titolo personale, del presidente del Centro coordinamento clubs. Solidarietà al presidente, dopo gli attacchi. “Ha bagliato, ma ama i nostri colori”.

L’ex allenatore Sandro Pochesci lo attacca in diretta telefonica tv accusandolo di essere il responsabile delle sfortune della Ternana, la causa dei mali rossoverdi. Il presidente rossoverde Stefano Ranucci nel mirino in questi giorni e oggetto di discussioni e dibattiti. Ma il suo favore, interviene Luciano Faustini, presidente del Centro coordinamento clubs. Prende le sue difese e scrive una lettera aperta diffusa anche attraverso i canali social. Lettera che lo stesso Faustini, sempre dai canali social, precisa essere “a titolo mio personale e non come presidente de Centro coordinamento“.

“DOVRESTE CONOSCERLO MEGLIO“. “Una riflessione su Ranucci – esordisce Luciano Faustini – la devo fare perchè gli è dovuta visto che è stato oggetto solo di diffamazioni , ingiurie e voci nascoste di vigliacchi che non sanno dire le cose in faccia ma solo su Facebook. Oppure di gente all’apparenza amica che poi dietro fa la vipera. Stefano Ranucci ha sbagliato come sbaglia chiunque operi in ogni campo . Forse ha sbagliato anche con il sottoscritto per le tante voci fatte su di me da gente disturbata, invidiosa e cattiva, che lo avevano fatto stare, in un primo momento, a distanza da quel tifoso “pericoloso”. Ma io gli ho dato il tempo di conoscermi bene e di persona e anche io mi sono preso del tempo per conoscere lui, definito da molti un arrogante e presuntuoso. Bisogna conoscere la storia di un uomo prima di dare giudizi affrettati“. Aggiunge di non voler addentrarsi su fatti personali. “Io sono testimone di una persona che si era innamorata di Terni al punto tale di aver deciso di abitare qui con la sua famiglia , ha comprato casa qui l’ha arredata per trascorrerci tanti anni della sua vita al pari di tanti giocatori che nella storia delle fere si sono ” accasati ” a Terni perchè , come dico sempre io, l’aria di Terni per quanto malsana , piace a tutti coloro che assaporano il gusto di vivere nella citta’ dell’amore , una citta’ operaia fatta di gente buona e che lavora“. Un riferimento, lo fa anche alla battaglia fatta in estate per il ripescaggio (nella foto, Faustini a Roma lo scorso settembre davanti alla sede del Coni, intervistato da SportItalia). “L’ho visto impegnare tutto sè stesso nella battaglia contro la giustizia sportiva in modo amorevole , mettendocela tutta per i tifosi e non solo per gli interessi della Societa’“.

“PRESIDENTE OPERAIO”. Luciano Faustini descrive Stefano Ranucci come un uomo attaccato ai colori rossoverdi e alla Ternana. “Sono testimone del suo attaccamento a questi colori. L’ho visto preparare, come avrebbe dovuto fare un operaio, la presentazione della squadra: si è dato da fare anche per mettere a posto le sedie delle autorita’ , partecipare alla serata come un presidente operaio e questo mi è piaciuto , come mi è piaciuto quando si è rapportato con il Centro coordinamento cercando di capire la novita’ del momento nel tifo rossoverde“. Cita anche un momento difficile e triste, in cui è arrivata la vicinanza di Ranucci: “Non possiamo dimenticare, io e il mio amico Fabio Biscetti, il modo con il quale è stato vicino al nostro amico fratellone Marcello (Marcello Pardi, tifoso scomparso lo scorso anno, ndr) e il suo gesto commosso al funerale dello stesso“. Perchè in  un momento come questo, dice ancora Faustini, “non e’ facile trovare un presidente che si innamora dei colori e della citta’“. Infine, un appello al patron a prendere esempio: “Spero solo che Bandecchi si innamori delle fere quanto lui“.