Incontro informale del nuovo allenatore al rientro dal ritiro e prima della gara con la Triestina: “Ho grande entusiasmo ed ho visto un gruppo molto disponibile”
L’appuntamento è informale, all’Hotel Garden, con la squadra appena tornata dal ritiro di Roma e lo staff tecnico che si è sottoposto alle visite mediche. Foto di gruppo e poi incontro con i cronisti davanti ad un caffè. “Ci tenevo ad incontrarvi, abbiamo fatto tutto alla svelta” dice Fabio Gallo, neo tecnico della Ternana.
Si comincia subito parlando dei precedenti contatti: “Avevo ricevuto una telefonata dalla società prima dell’esonero di De Canio – rivela Gallo – poi però il tecnico è rimasto. Quindi anche dopo l’esonero, sono stato cercato di nuovo, ma la società ha scelto una strada diversa ed io sono rimasto ad aspettare. Poi mi hanno richiamato e sono venuto di corsa, con grande entusiasmo“. Per lui, come conferma il ds Luca Leone, che lo accompagna insieme al team manager Lorenzo Modestino, contratto sino a giugno 2020.
PERDONO. La memoria va inevitabilmente a quel gesto alla curva rossoverde che da ex fece nella stagione 2004-05, quando segnò il 2-2 con la maglia del Treviso nel match poi vinto dalle Fere per 3-2: “E’ passato tanto tempo, non mi ricordo nemmeno quando ho smesso di giocare – dice- Non sono perfetto, come nessuno lo è, avevo 33 anni, oggi ne ho 50 ed il Gallo allenatore è diverso da quello che giocava. Ragionandoci, è stata una esultanza sbagliata figlia dell’agonismo della partita tirata, fabio gallo allenatore è diverso dal calciatore. Se oggi ho accettato la Ternana è perchè voglio contribuire a fare del bene a questa squadra, col massimo impegno“. “E per farsi perdonare...”, ci scherza su Leone.
CREDIBILITA’. Gallo spiega: “In tre allenamenti non è che puoi fare miracoli. Ci sono delle difficoltà, la squadra lo sa bene e del resto io sono il terzo allenatore proprio per questo motivo. Ma ci sono anche grandi possibilità di venirne fuori, con lavoro e sacrificio, che sono l’unica ricetta che conosco. I giocatori bravi ci sono, ma non bastano, ci vuole fame e sacrificio. Pugno di ferro? Dipende dalle situazioni. Quello che conta è farsi riconoscere come credibile dai giocatori, altrimenti non funziona. Poi quando servirà esser duri, lo sarò, altre volte potrebbe bastare condividere un problema, o una pacca sulla spalla. Qual è il male della Ternana? Se lo avessi scoperto in due giorni, sarei Harry Potter!”
Vietato però parlare di squadra depressa: “Per favore, i depressi sono altri – dice il tecnico – noi facciamo calcio. La squadra mi ha dato disponibilità totale: questa ho chiesto ed ho ottenuto. Conosco solo la legge del lavoro, ci metto il mio entusiasmo. Il resto lo dirà il campo”
CHIAROSCURO. Gallo comunque una idea della Ternana se l’è fatta: “L’avevo vista a Monza e mi aveva fatto una gran bella impressione, poi altre due tre volte e la sensazione è stata diversa. Sicuramente il fatto di dover vincere sempre perchè sei favorito non aiuta, così come anche il fatto di prepararsi da luglio per giocare a fine settembre: non è facile tenere alta la tensione. Obiettivi? Non mi piace dire c… te, non voglio mettermi in coda alle altre dichiarazioni, penso solo che possiamo migliorarci in tutto. Fare meglio di adesso, che vuol dire tornare a lottare per un obiettivo diverso da quello a cui sembra ora la squadra debba aspirare..”
VERSO LA TRIESTINA. Gallo non fornisce indicazioni relativamente alla gara di domani: “Ci sono alcuni affaticati, vedremo”. Nemmeno sul modulo: “Il sistema di gioco è conseguenza dell’atteggiamento che assumi. Devi fare in modo di giocare la partita, non farti giocare. Anche magari senza il bel gioco. Abbiamo lavorato con attenzione, ma abbiamo fatto tre allenamenti, ieri la doppia e oggi la rifinitura. Ci saranno variazioni rispetto a Bergamo? Forse. Ma forse anche no”.
Assenti sicuri comunque gli infortunati Nicastro, Palumbo e Giraudo, oltre allo squalificato Altobelli.
