Mano pesante dal giudice sportivo, con lo stop fino al 30 giugno. Dunque, stagione finita. Ecco cosa ha combinato Giancarlo Favarin.

Un gesto istintivo e impulsivo. Ma talmente violento, da costare una squalifica fino a fine campionato. Decisione pesante, da parte del giudice sportivo della Lega Pro, nei confronti di Giancarlo Favarin. L’allenatore della Lucchese, ex tecnico della Ternana nella parte iniziale della stagione 2006-2007, ha avuto una reazione incontrollata alla fine della partita che la sua squadra ha pareggiato per 2-2 con l’Alessandria (nel girone A), tra l’altro dopo essere stato già espulso dall’arbitro.

VIOLENTA TESTATA. E’ il finale di gara, allo stadio Porta Elisa di Lucca. La Lucchese ha appena pareggiato in pieno recupero una partita che aveva rimontato addirittra dallo 0-2. L’allenatore della squadra toscana, Giancarlo Favarin, a quel punto, ha una reazione scomposta e violenta. Il tecnico, dopo essere stato espulso dall’arbitro, ha instaurato una discussione ripresa anche dalle telecmere di Elevensports (qui, un fotogramma) con l’allenatore in seconda dell’Alessandria, Pasquale Mancino. L’alterco è finito con una violenta testata sferrata da Favarin allo stesso Mancino. Nel dopogara, il tecnico ha dichiarato di essere stato comunque provocato, anche dopo l’espulsione, riferendo di insulti e sputi al suo indirizzo che gli avrebbero fatto perdere la pazienza.

LE MOTIVAZIONI. Così il testo della decisione del giudice sportivo, che squalifica Favarin fino al 30 giugno 2019: “Per aver proferito durante la gara espressioni blasfeme;  per aver invitato un proprio calciatore a ‘spaccare le gambe’ ad un avversario; allontanato dall’arbitro iniziava una polemica verbale con un tesserato della squadra avversaria al culmine della quale colpiva quest’ultimo con una violenta testata al volto, facendolo cadere a terra“.

Foto di copertina: Giulio Cirinei / Roberto Settonce