Compagni di squadra anche a Vercelli e pure amici: i due centrocampisti si ritrovano, ma in condizioni estremamente diverse
Fra le tante cose che sono emerse dalla conferenza stampa di presentazione di Fabrizio Paghera c’è il legame che il neo centrocampista rossoverde ha con Giuseppe Vives, arrivato a Terni in estate ma attualmente fermo per infortunio. Due giocatori simili, intercambiabili per certi versi, che hanno vissuto uno spezzone di carriera insieme a Vercelli: “Lui play e io mezzala, ma spesso ci scambiavamo“, spiega.
VELOCITA’ DI PENSIERO. Si parte da una caratteristica che li accomuna, ovvero la capacità di ‘pensare’ prima che il pallone arrivi sui loro piedi: “Mì piace giocare di prima e impostare la manovra. E’ molto importante vedere il gioco prima in quella posizione In questo devo dire che Beppe Vives è un maestro da cui prendere spunto – dice Paghera – io da parte mia ci provo, per il mio ruolo è fondamentale e chi lo fa bene è un valore aggiunto. La mia ambizione è quella di riuscire a farlo sempre“.
PRIMO TIFOSO. Poi il discorso si sposta sul fatto che Vives è infortunato – proprio lui potrebbe fargli spazio nella lista sabato – e va oltre l’aspetto sportivo: “Beppe per me è una persona speciale, un amico – spiega – A livello morale sta soffrendo questa situazione perché è un professionista esemplare e soffre per non poterci aiutare. Inoltre spero che recuperi il prima possibile perché se sta bene ci può dare più chance per vincere il campionato. Io sono il suo primo tifoso e sinceramente spero si rimetta quanto prima perchè con lui in rosa le possibilità di vincere il campionato salirebbero tantissimo“.
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